• Fattore di crop nelle fotocamere DSLR: Effetti e Calcolo

    Fattore di crop nelle fotocamere DSLR: Effetti e Calcolo

    Per salvare spazio e ridurre i costi, nelle moderne macchine fotografiche DSLR i sensori di immagine integrati sono spesso più piccoli rispetto agli un tempo diffusi modelli di SRL a piccolo formato. Mentre il classico sensore a piccolo formato – anche definito sensore a pieno formato – presenta delle dimensioni di 36 x 24 mm, le macchine fotografiche digitali con fattore di crop hanno un sensore più piccolo. Il formato pieno corrisponde esattamente alle dimensioni del negativo delle fotocamere a piccolo formato. Il fattore di crop (o fattore di formato) indica il rapporto fra la diagonale di un moderno sensore APS-C e la diagonale di un sensore a pieno formato.

    Rappresentazione schematica di diverse dimensioni di sensori (non in scala)
    Rappresentazione schematica di diverse dimensioni di sensori (non in scala)

    Effetti della dimensione del sensore sull’immagine

    l’obiettivo è stato fabbricato e rimane sempre invariata. Di conseguenza sarà sempre la stessa identica superficie all’interno della fotocamera a venire illuminata.

    I sensori APS-C oggi molto comuni sono limitati dalla loro superficie ridotta rispetto ai sensori a piccolo formato e possono di conseguenza coprire solo una parte del soggetto da fotografare. Le aree marginali della fotografia che escono dal sensore di immagine vengono assorbite dalla cassa nera della fotocamera e non possono venire riprodotte nella fotografia finale.

    Un breve excursus delle basi della fotografia può aiutare a capire meglio questo meccanismo. Gli obiettivi creano un’immagine in forma rotonda: se il diametro dell’immagine circolare corrisponde almeno alla diagonale del sensore, l’intero soggetto inquadrato può venire riprodotto nella fotografia finale; se invece il chip della fotocamera utilizzata è più piccolo, le zone marginali del soggetto verranno tagliate e l’angolo di campo ridotto.

    L’immagine mostra quale sezione del soggetto viene riprodotta nella fotografia utilizzando lo stesso obiettivo con un sensore a pieno formato (blu) e con un sensore con fattore di crop (rosa)
    L’immagine mostra quale sezione del soggetto viene riprodotta nella fotografia utilizzando lo stesso obiettivo con un sensore a pieno formato (blu) e con un sensore con fattore di crop (rosa)

    Trovare il tipo di obiettivo giusto

    Un obiettivo con una lunghezza focale di 80 mm mostra una diversa sezione d’immagine a seconda del tipo di sensore. Se questo corrisponde ad un obiettivo di 80 mm in una fotocamera a piccolo formato, con un sensore APS-C viene invece riprodotta una sezione d’immagine più piccola. Ad esempio con un fattore di crop di 1,6 viene mostrata una sezione d’immagine che corrisponde ad un obiettivo con lunghezza focale di 128 mm (80 mm x 1,6 = 128 mm).

    Per poter riprodurre con una fotocamera DSLR con fattore di crop lo stesso soggetto riproducibile con una fotocamera con un sensore a pieno formato, invece dell’obiettivo da 80 mm bisognerebbe usare un obiettivo con lunghezza focale di 50 mm (50 mm x 1,6 = 80 mm).

    Oggigiorno sono disponibili sul mercato numerosi obiettivi adeguati alle esigenze delle DSLR con fattore di crop. In questi obiettivi il cerchio di copertura è stato rimpicciolito e adeguato alle dimensioni del sensore d’immagine. Di conseguenza questi obiettivi sono più piccoli e leggeri e, al contempo, più economici. C’è tuttavia una limitazione: mentre gli obiettivi a pieno formato possono venire utilizzati senza aggiunte sulle fotocamere APS-C, il procedimento inverso non è possibile. Dal momento che il cerchio di copertura è più piccolo, anche la sezione d’immagine mostrata sarà più piccola: di conseguenza, la fotografia avrà margini e angoli neri.

    Vantaggi delle macchine fotografiche con fattore di crop

    Per ottenere la stessa immagine riprodotta da un sensore a formato piccolo è possibile utilizzare obiettivi con minori distanze focali. Ciò comporta – specialmente nel caso dei teleobiettivi – una riduzione del peso e dei costi d’acquisto. L’utilizzo di sensori più piccoli presenta dei vantaggi anche per gli amanti della fotografia macro, in quanto è possibile riprodurre dettagli con una risoluzione più alta.

    I fotografi di paesaggi e tutti coloro che utilizzano grandangoli preferiscono i sensori più piccoli perché offrono più possibilità di regolazione della profondità di definizione. In questo modo possono essere riprodotti senza problemi in modo definito anche oggetti molto lontani sullo sfondo. Per questo motivo le fotocamere con fattore di crop sono la prima scelta anche per la fotografia di paesaggi.

    Svantaggi del fattore di crop

    Il vantaggio di distanze focali brevi può in determinate circostanze anche diventare uno svantaggio. Ad esempio, mentre nel caso di un sensore a pieno formato viene utilizzato un grandangolo di 30 mm, un sensore APS-C ha bisogno di una distanza focale di circa 20 mm per riprodurre la stessa sezione d’immagine. Una tale distanza focale non rientra però più nella categoria dei grandangoli bensì in quella dei supergrandangoli. Per questo motivo può talvolta essere difficile trovare il giusto obiettivo per l’uso desiderato.

    Con lunghezze focali inferiori la profondità di definizione aumenta. Per questo motivo nella fotografia di ritratto o di modelli si utilizzano sensori a pieno formato, per rendere gli sfondi con un aspetto sfumato. È questo il cosiddetto “effetto bokeh”, che consiste nel far risaltare il soggetto da uno sfondo sfumato.

    Il terzo vantaggio della classica tecnica a pieno formato rispetto a quella con più piccoli sensori APS-C consiste semplicemente nel suo sensore di maggiori dimensioni. Non è necessario restringere l’immagine, ma basta utilizzare lo zoom. Tuttavia i singoli pixel dell’immagine sono più grandi rispetto alle fotocamere con fattore di crop cosicché può essere catturata più luce. Di conseguenza non è necessario alzare manualmente il valore ISO. in questo modo aumenta la qualità della fotografia e, di conseguenza, è possibile evitare disturbi dell’immagine.

    Riassunto: cosa bisogna tenere bene a mente?

    Di regola non fa nessuna differenza se si utilizza una distanza focale più lunga o più corta di uno o due millimetri. Per questo motivo nella maggior parte dei casi non è fondamentale calcolare esattamente la lunghezza focale con l’aiuto del fattore di crop. Senza contare che i valori forniti dai produttori sono spesso tutt’altro che precisi.

    Se desiderate fotografare con una lunghezza focale standard di circa 50 mm (che corrisponde circa al campo visivo dell’occhio umano) è necessario utilizzare in una DSLR con fattore di crop un obiettivo ridotto del valore del fattore di crop. Ad esempio, se si utilizza un fattore di crop di 1,6 il risultato del calcolo sarà un obiettivo di circa 35 mm di lunghezza focale.

    Altri contributi